Raval

Ravalejar è un termine che esprime appieno il significato simbolico di questo quartiere: la rinascita. Infatti Ravalejar è il modo in cui i barcellonesi definiscono il passare del tempo nel quartiere del Raval. La prima grande rivalutazione si è avuta in occasione dei Giochi Olimpici del 1992 e ha raggiunto il suo apice con l’inaugurazione del MACBA (Museo di Arte Contemporanea di Barcellona), che ha contribuito non poco a rendere il Raval uno dei quartieri più all’avanguardia di tutta la città.

Emblema della rinascita di Barcellona, quindi, da area povera e degradata, è diventata nuovo punto di riferimento per locali, gallerie d’arte e ristoranti alla moda. Anche se la zona più vicina al porto (quella che un tempo era chiamata Barrio Chino, per la numerosa presenza di immigrati cinesi), mantiene ancora un’atmosfera e delle frequentazioni vagamente equivoche (prostitute, spacciatori e strani personaggi di ogni sorta), il Raval è diventata la tappa principale di tutti i turisti più alternativi e di tutti i barcellonesi più glamour. In questo quartiere lo scrittore Manuel Vàzquez Montalbàn ha ambientato le vicende del commissario Pepe Carvalho. Passeggiando lungo le viottole tortuose incontrerete negozi di ogni genere, piccoli e caratteristici tapas bar, potrete imbattervi in qualche opera del famoso scultore Botero o prendere parte a un flash mob organizzato dagli studenti della vicina sede dell’Università di Barcellona.

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